La Storia Bandita della Grancia
Caruso, Crocco, Nanco, sono solo alcuni nomi di briganti che hanno segnato la storia del Meridione
d'Italia.
E' proprio qui in Basilicata ai confini con la Puglia delle Murge che si rifugiavano i cosiddetti briganti, creandosi un mondo, una realta' che mal accettava il nuovo sovrano d'oltralpe sabaudo e lo combatteva spesso con le
leggi antiche della natura con azioni di forza che finivano in bagni di sangue.
Sullo sfondo poverta', miseria e una civilta' contadina che faceva fatica a riconoscere un Italia unita solo sulla carta, ma diversa per condizioni sociali e soprattutto economiche. La fame, le promesse del vecchio governo borbonico spingevano in molti a darsi alla macchia ed ad arruolarsi nell'esercito dei briganti che, agli occhi dei contadini e dei braccianti erano dei Robin Hood che avrebbero difeso gli ideali della terra e di una cultura che non voleva scomparire.
Per far ricordare questo pezzo di storia spesso dimenticata, nel Parco naturale della Grancia,a Brindisi di Montagna pochi chilometri da Potenza, in Basilicata, nello splendido scenario delle Dolomiti lucane si fa rivivere il brigantaggio , con il cinespettacolo " Una storia bandita", riproposto da circa vent'anni ogni estate da giugno a settembre in programma tutti i sabati fino al 30 settembre ( info@parcograncia.it tel 3932029114, consigliata la prenotazione).
La rievocazione storica e' narrata dalle voci di Michele Placido, Orso Maria Guerrini, Lina Sastri e Paolo Ferrero. Oltre 300 figuranti interagiscono su di un'area di scena di oltre 25mila metri quadri con 400 fari teatrali e cinematografici con proiezioni di grandi immagini sulla roccia e su di uno schermo d'acqua, il tutto ccompagnato da ben 300 effetti pirotecnici .Bellissimi i giochi di luce, le scenografie e coreografie che rendono lo spettacolo davvero originale.
" La storia bandita" con la regia di Victor Rambaldi e la collaborazione del maestro Carlo Rambaldi, vincitore di ben 3 premi Oscar e' prodotto dal Consorzio Eccellenze turistiche Italiane, con il contributo della Regione Basilicata. Alla Grancia non si viene solo per lo spettacolo, ma per trascorrere un'intera giornata. Infatti con il biglietto di ingresso si ha diritto ad assistere al teatro falconeria, con gufi, falchi, poiane, aquile, allocchi, barbagianni, corvi e cicogne, a visitare i vari laboratori con gli artisti di strada (giocolieri, cartomanti, poeti, ecc), ad entrare nell'Accampamento militare Borbonico ed a fermarsi nelle numerose botteghe del gusto per assaggiare i piatti della tradizione lucana del 1800, sapientemente preparati secondo antiche ricette.
Giovanna De Giglio